REDAZIONE a Marigliano
20-07-2006 ore 23:02
  MARIGLIANELLA: BORGO ANTICO
Redazione

MARIGLIANELLA: BORGO ANTICOMariglianella nel fine settimana si trasforma in un borgo antico con la riproposizione di spaccati di vita popolare e vecchi mestieri. Ad aprire la manifestazione saranno il vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Gianfranco Todisco e il vescovo di Acerra, monsignore Salvatore Giovanni Rinaldi con il convegno "Santi e laici nella chiesa".

L'appuntamento è per sabato 22 luglio, alle 20, nell'aula consiliare di Mariglianella. Si tratta di un'iniziativa che intende ricordare due importanti figure della storia nolana e partenopea il venerabile Carlo Carafa, fondatore dellOrdine dei Pii Catechisti rurali e l'esegeta della bibbia, Sandra D'Alessandro. Il convegno rientra nella manifestazione "I Cortili della memoria" che si avvarrà della presenza di uno ospite d'eccezione: Marcello Colasurdo che per l'occasione riceverà un premio alla carriera. A tracciare una biografia del venerabile don Carlo e di Sandra D'Alessandro saranno rispettivamente i vescovi di Melfi-Rapolla-Venosa, Gianfranco Todisco e monsignore Salvatore Giovanni Rinaldi della diocesi di Acerra.

Tra i relatori anche il superiore generale dei pii catechisti rurali di Cosenza, padre Antonio De Rose e quello dell'ordine del convento dei frati minori di San Vito, a Marigliano (Na), padre Lorenzo Malatesta. Interverranno: il sindaco Giovanni Russo, il presidente dell'associazione Carafa, Mario Capasso, il presidente dell'Unione Operatori Culturali, Gianni Ianuale, la responsabile delle Federcasalinghe, Anna Monda e le dott.sse Carmela Mautone e Tina Caliti. Modera: la giornalista Anita Capasso. L'intento è di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare la propria memoria storica e il patrimonio architettonico e demoetnoantropologico del territorio nolano.

L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione Carafa, dalle DonnEuropee Federcasalinghe di Mariglianella, coordinata da Anna Monda e dal comitato Proborgo, che hanno promosso una petizione popolare per far dedicare una piazza al venerabile. Una richiesta che è stata accolta dal comune che, oltre ad avere patrocinato la manifestazione, ha dedicato alla memoria di don Carlo e di Sandra D'Alessandro lo spazio antistante il palazzo municipale di via Parrocchia, recentemente riqualificato Si cerca di rimediare agli errori del passato tutelando la propria identità.

E' questo lo scopo delle associazioni che si sono unite per salvaguardare il patrimonio culturale locale, a partire dalle testimonianze architettoniche, impedendo che la furia cementificatrice possa ridurre in cenere la storia. Negli anni 80, a Mariglianella, le ruspe demolirono il complesso monumentale di proprietà della famiglia del venerabile Carlo Carafa lasciando orfana la città di un importante pezzo di storia. Un oblio che ha avvolto anche la figura del venerabile senza che la gente ricordi la grande opera di redenzione e di generosità di cui si è reso protagonista, fondando chiese e ordini religiosi. Don Carlo Carafa nacque a Mariglianella nel 1561 da Fabrizio Carafa dei duchi di Andria e conti di Ruvo e da donna Caterina di Sangro.

Insieme ad alcuni sacerdoti nel 1602 iniziò la predicazione a piedi nei paesi e nelle contrade dei dintorni di Napoli sollevando gli oppressi, confortando i moribondi, istituendo conservatori, orfanotrofi, erigendo chiese. Istituì così nel 1602 la Congregazione della dottrina Cristiana che conflui nella Congregazione dei Pii operai con lo scopo di fornire assistenza e sostegno ai poveri e agli umili nelle campagne e nei sobborghi delle città. Una figura di grande generosità e bontà che si spogliò di tutti i propri agi donando i propri beni agli altri. Diverso il cammino di Sandra D'Alessandro, un'altra figura di spessore scomparsa prematuramente, che si dedicò all'interpretazione dei testi sacri, seguendo un percorso laico alla ricerca del senso della solidarietà e dell'amore verso il prossimo, un senso che andava oltre le parole.

La cerimonia commemorativa prevede la benedizione e l'inaugurazione di piazzetta Carafa dove per l'occasione saranno anche scoperte le targhe che ricordano le figure religiose e laiche a cui è dedicato il convegno: Sandra D'Alessandro e don Carlo Carafa. I riflettori sulla festa si spegneranno domenica sera, alle 23, con l'esibizione di gruppi folk e una riproposizione degli antichi mestieri con via Parrocchia che per un giorno si trasformerà in un antico borgo con la premiazione dei balconi meglio addobbati, nell'ambito del concorso "Luci sui cortili Ad aprire la festa sarà il gruppo scout con momenti di animazione per i più piccoli. Le fattorie sociali del Pioppo proporranno una degustazione di prodotti tipici.

Per l'occasione le scuole Si.Ma Dance ed Ego Latino si esibiranno con performance di ballo popolare, nacchere e tamburelli. Previsto anche un intermezzo musicale del maestro Rocco di Maiolo. Una mostra fotografica curata da Marco Casciello ricorderà scene di vita campestre con l'esposizione di fotografie di antiche masserie.

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