I GIGLI A BRUSCIANO

Col passaggio a Nord/Est

La tradizionale sagra dei gigli che si tiene a Brusciano a fine agosto è alle porte. Nonostante l'afa e le temperature insopportabili che hanno invaso anche la nostra città, gli animi Bruscianesi, proiettati verso la secolare festa, sono colmi d'euforia e già, per le strade, luoghi di ristoro e centri vari, non si parla d'altro che di gigli e delle possibili novità di quest'anno.

Con il passaggio della Circumvesuviana nelle nuove strutture ed il conseguente abbandono della vecchia rete, ha consentito ai vari comitati di optare per un nuovo percorso, più idoneo e senz'altro più spettacolare e la stessa Amministrazione comunale non ha esitato, non si è fatta pregare più di tanto, ad accondiscendere alla richiesta dei comitati di far sfilare i gigli attraverso via, per accedere poi sulla strada provinciale di via Cucca, ambìto sogno di molti Bruscianesi, ivi compresi coloro che soltanto apparentemente sembravano arroccati al vecchio ed obsolete sistema.

Brusciano è nota per la sua peculiarità con cui affronta le proposte nuove: le solite titubanze, i desideri occulti di far restare le cose com'erano prima, la graduale convinzione che la novità apporterà vantaggi ed infine alla felice conclusione che tutti volevano la medesima cosa per non essere considerati marginali ai cambiamenti.

Il tutto si è svolto con assoluta serenità, forse anche con qualche pizzico di comicità.

Il fulcro della "discordia" era rappresentato in un punto di via dove la strada si restringe a tal punto da rendere impossibile il passaggio dei gigli pur avendo pieno rispetto e fiducia nell'abilità dei caporali delle paranze.

Due balconi quasi opposti, proprio nello spazio minimo consentito, sembravano avvalorare la tesi di coloro che non erano tanto entusiasti di questo percorso. Ma tra i sostenitori di via c'era il Comandante del Giglio della Croce, deciso e risoluto, che sostenuto anche dal comitato del giglio "passo veloce", ha avuto l'idea di far costruire un "giglio mozzo ovvero a' seggia" e con musica e cantante ha dimostrato, alla presenza di una consistente massa di simpatizzanti nonchè dei comandanti di altri gigli, che l'impresa era fattibilissima.



( La cosiddetta prova è stata effettuata sabato 11 luglio 1998 alle ore 20.00 circa )

La sacra bruscianese è secolare, ormai fa parte del patrimonio artistico e culturale della città di Brusciano; non è soltanto un'espressione folcloristica anche se sotto questo ambito comunque sarebbe degna di apprezzamento per le sue peculiari caratteristiche tanto da provocare un afflusso di persone che vengono non solo da paesi limitrofi ma anche da lontano.

Se Nola ha creato la festa dei gigli, Brusciano ha contribuito notevolmente al folklore e allo sviluppo culturale ed artistico di questa secolare manifestazione. Infatti anni fa i gigli erano essenzialmente progettati dai Nolani e si portava a Brusciano ciò che maggiormente era stato di spicco alla festa di San Paolino.

Da diversi anni non è più così; quasi tutti i gigli Bruscianesi sono ideati e progettati dai figli di Brusciano (come per esempio i Di Pietrantonio, Januale e Di Falco) ed i Nolani stessi spesso non disdegnano di avvalersi dell'inventiva bruscianese per arricchire la loro sacra di metà giugno.

A dare ulteriore risalto alla festività di fine agosto è, come abbiamo già accennato, il nuovo ed inedito percorso che in qualche modo potrebbe anche considerarsi come il ripristino della vecchia tradizione. Infatti quando la Circumvesuviana funzionava a carbone, i gigli venivano portati sulla cosiddetta "Vienola"

(la strada che porta a Nola).

Poi l'applicazione dell'energia elettrica (anno 1936) aveva indotto, coi cavi elettrici che alla via Semmola e a via Casoromano dividevano in due la strada, a ridurre sensibilmente il circuito della ballata dei gigli limitando il meglio della festa alla via Semmola per lo spazio che offre.

La nuova Circumvesuviana, ritirandosi dal centro storico e togliendo quei cavi elettrici ormai inutili, ha acceso il disco verde a quei passi che per tanti anni erano stati chiusi al traffico dei gigli. Ripercorrendo la via e giungendo sulla via Cucca, i gigli riprendono quel cammino storico che era stato il percorso all'inizio della loro creazione.

C'è quindi più d'un giustificato motivo per credere che quest'anno la sacra dei gigli a Brusciano assumerà una dimensione ampia sia a livello folkloristico sia sul piano storico, sociale e culturale. Ecco perchè sfido chiunque che sia scettico od abbia insufficiente fede nella tanta attesa sacra bruscianese. Il 1998 confermerà ciò che è stato sempre dimostrato a Brusciano: che la festa con il tutto il rispetto per i Nolani, a Brusciano ha una sua caratteristica dimensione che la rende unica ed imponente in tutto il circondario.

Luglio 1998

Parola di Pietro Sgambati

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