Sulla Via Cucca, la Nazionale delle Puglie, di
Brusciano verso la confinante Mariglianella, per la prima volta in questi
137 anni di Festa dei Gigli, è maturata l’organizzazione e l’animazione
festiva con la gestione, da parte della energetica famiglia Masi e del “Gruppo
di Amici” e valenti collaboratori ivi residenti, dell’obelisco
dedicato a Sant’Antonio di Padova.
Grandi soddisfazioni popolari per i promotori ed i
residenti, per la lunga Ballata dei Gigli che per questa compagine ha
potuto affrontare grazie al provvidenziale impegno della “Paranza
Mariglianellese” la quale ha ben figurato fra le altre partecipanti nell’agone
festivo.
L’entusiasmo giglistico ha catturato grandi e piccini
di questa zona periferica. Per la verità questa parte del paese è
interessata ogni anno dalla postazione di partenza dei carri allegorici
del seguitissimo e stimatissimo “Comitato Giglio della Gioventù”, ma
mai era successo che da questa parte si irradiasse la diretta iniziativa
nella dimensione festiva ufficiale presentando un proprio Giglio. E’
dunque successo quest’anno con il Giglio di Sant’Antonio.
Dopo una settimana, appena chiusa la Festa dei Gigli, a
questa latitudine si sono ripresentati i segni dei festeggiamenti subito
evidenziati con la spontanea costruzione e la ballata di un “Giglietiello”
di circa sette metri prodotto da una quarantina di ragazzi della fascia di
età dagli 8 ai 14 anni i quali hanno emulato le gesta dei più grandi.
Persino due gemellini, maschio e femmina di tre anni, sono stati chiamati
nel ruolo dei padrini. La Ballata del “Giglietiello della Nazionale”
di domenica 9 settembre con musica, sfilata, pasticcini, bibite e
caramelle è stata svolta sotto l’occhio teso di genitori compiacenti,
ma in trepidazione, per i “cullatori” in erba che hanno ancora vivido
il ricordo della propria culla e già prestano le loro attenzioni alla
cullata del piccolo obelisco in gran parte costruito coi residui materiali
della festa madre, ma sempre con l’effige di Sant’Antonio d Padova.
Il sociologo Antonio Castaldo nel rilevare il fatto
sottolinea che “con la modalità giocosa di un atto adolescenziale ci
si cimenta in prove rituali di assunzione anticipata dei contenuti
culturali e dei comportamenti sociali, in una parentesi straordinaria di
festa e rigenerazione, della Comunità di appartenenza. Questi ragazzi,
protagonisti del terzo millennio, vanno disinvolti verso la modernità ma
conservano il fiero segno di un profondo, arcaico e sano legame con la
tradizione di storia e cultura della Campania Felix e dei popoli
indoeuropei. E così congedandosi dalla spensierata estate si apprestano
più fortificati e baldanzosi alla soglia delle fatiche per il nuovo anno
scolastico. E fra qualche anno con la maturità conquistata negli
studi potranno anche proporsi per il necessario ricambio generazionale per
la continuità della grande Festa dei Gigli di Brusciano”.
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