I. E. S. U. S. IESUS ISTITUTO EUROPEO di
SCIENZE UMANE e SOCIA LI - BRUSCIANO-NA
Il positivo bilancio di
tutta |
A
Brusciano ad ogni chiusura della Festa dei Gigli ognuno si dichiara
“vincitore”. In verità non ci sono premi in palio, né gare da
affrontare e nemmeno medaglie da assegnare. Un solo simbolo dovrebbe
sovrastare: la “Ballata dei Gigli in onore di Sant’Antonio di
Padova”. Quest’anno,
considerate le voci della vigilia, veramente si può dire che la vittoria
è stata di tutti. L’alloro è per la grandiosa partecipazione popolare
alla messa di apertura in Piazza XI Settembre ed alla Processione di
Sant’Antonio di Padova; per la spettacolare sfilata dei carri
allegorici; per la inebriante sonorità musicale delle fanfare e per la
disciplinata ballata dei Gigli pur nella stancante maratona. Applausi
dunque a tutte le associazioni e comitati dei Gigli, agli organizzatori
civili e religiosi, ai promotori privati e pubblici, ai gestori
imprenditoriali ed istituzionali, alle Forze dell’Ordine, Polizia e
Carabinieri, al popolo bruscianese ed ai numerosi visitatori italiani e
stranieri. La vittoria è dunque di tutti. Seguendo
la via della fredda citazione alfabetica dei partecipanti abbiamo
incontrato i Gigli: Croce, Ortolano 1875, Gioventù 1985, Passo Veloce e
Sant’Antonio. Di
questi, il “Giglio Ortolano L’obelisco
costruito dalla nolana Bottega d’Arte Tudisco, svettava sulla postazione
storica vestito di accattivanti “Trasparenze Gotiche” progettate dallo
scenografo Pasquale Terracciano su ricorrenti citazioni architettoniche
internazionali di ambito religioso, ed ospitante nell’atrio anche 8
lavori laboratoriali di alunni delle scuole di Brusciano. Il fascino, per
grandi e piccini, dei carri allegorici con circa 400 comparse a
rappresentare la storia di Pinocchio; la fanfara diretta da Franco Manco
che dal primo pomeriggio ha portato fin nelle periferie la lieta ed
energizzante musica della Festa dei Gigli con le bandiere biancorosse.
Soddisfatto il capoparanza Luigi D’Amato, figlio d’arte
dell’indimenticabile Fiore detto “Sciurillo”, un caposcuola con la
bruscianese “Paranza Volontari” festeggiata per i suoi 35 anni, e
governata ai quattro cantoni da: Mario Passaro, il veterano un “Papà”
per tanti giovani cullatori, Franco Pirozzi, Antonio Cimitile, e Antonio
Di Maiolo con la schiera di diretti collaboratori sul campo: Salvatore
Travaglino, Giuseppe De Falco,
Domenico Castaldo, Antonio Ruggiero “Mullecone”, Pino Sessa e
Sebastiano Coppola. La
lunga giornata giglistica del Giglio Ortolano, tra le due levate di sole
del 26 e del 27 agosto 2012, è
iniziata con la cosiddetta “assettatura” dell’obelisco che ha dato
il primo segnale di quella che sarebbe stata un’ottima performance
ricordando antichi fasti con la canzone “Siviglia” del grande Felice
Giannino. Dopo l’omaggio al compleanno della paranza via con baldanza
verso l’imboccatura di via Foscolo. Qui un’alzata è stata dedicata ai
“fratelli italo-americani”, Phil Bruno, Bob Maida e Peter Tiscioni,
che accompagnati dal sociologo Antonio Castaldo erano in visita a
Brusciano anche come intenditori di Gigli per l’appartenenza alla
“Giglio Society di East Harlem a New York” che balla il Giglio di
Sant’Antonio di Padova introdotto, circa 100 anni fa, dal bruscianese
Rocco Vivolo. Tornando
ai confini festivi bruscianesi, il Giglio Ortolano ha poi prodotto 7
girate per poi affrontare il ripido tratto verso Via Bellini concluso con
un “Verde Luna”. In Piazza
Gramsci si è mosso “a spalletta” verso Via Bovio per poi posizionarsi
sul “punto obbligato della Cimminera”. Qui sono state effettuate 13
girate dedicate al popolo di Brusciano ed a Sant’Antonio di Padova. In
serata quindi, nel “Passaggio
a Nord Est” di Via Esposito, Casaromano, è stata ripetuta la
“cacciata” di 10 anni addietro dello stesso Giglio Ortolano, con
l’attraversamento di quel budello con il rischioso procedere di spalle,
sia della macchina da festa e sia dei cullatori. In nottata lungo CON
PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE
Antonio
Castaldo AVVERTENZA:
L'Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali
IESUS rispetta le
norme sulla privacy ex art.13 legge 675/96- D.LGS 196/30 2003. Il
messaggio non è da considerarsi Spam, include la possibilità di essere
rimosso. La nostra e-mail non contiene pubblicità né promozioni
commerciali ma informazione socio-culturale.
E' inviata in Copia coperta a iscritti, indirizzi segnalatici, pubblici,
dell'annuario Stampa, giornali, da elenchi resi pubblici da utenti o
pervenutici in Cc. Le
comunicazioni sono sporadiche e riguardanti esclusivamente ambiti di
ricerca e di studio, tematiche sociali, culturali, artistiche e della
solidarietà umana. Buon lavoro.
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A
Brusciano ad ogni chiusura della Festa dei Gigli ognuno si dichiara
“vincitore”. In verità non ci sono premi in palio, né gare da affrontare e
nemmeno medaglie da assegnare. Un solo simbolo dovrebbe sovrastare: la
“Ballata dei Gigli in onore di Sant’Antonio di Padova”.
Quest’anno,
considerate le voci della vigilia, veramente si può dire che la vittoria è
stata di tutti. L’alloro è per la grandiosa partecipazione popolare alla
messa di apertura in Piazza XI Settembre ed alla Processione di Sant’Antonio
di Padova; per la spettacolare sfilata dei carri allegorici; per la inebriante
sonorità musicale delle fanfare e per la disciplinata ballata dei Gigli pur
nella stancante maratona. Applausi dunque a tutte le associazioni e comitati dei
Gigli, agli organizzatori civili e religiosi, ai promotori privati e pubblici,
ai gestori imprenditoriali ed istituzionali, alle Forze dell’Ordine, Polizia e
Carabinieri, al popolo bruscianese ed ai numerosi visitatori italiani e
stranieri. La vittoria è dunque di tutti.
Seguendo
la via della fredda citazione alfabetica dei partecipanti abbiamo incontrato i
Gigli: Croce, Ortolano 1875, Gioventù 1985, Passo Veloce e Sant’Antonio.
Di
questi, il “Giglio Ortolano
L’obelisco
costruito dalla nolana Bottega d’Arte Tudisco, svettava sulla postazione
storica vestito di accattivanti “Trasparenze Gotiche” progettate dallo
scenografo Pasquale Terracciano su ricorrenti citazioni architettoniche
internazionali di ambito religioso, ed ospitante nell’atrio anche 8 lavori
laboratoriali di alunni delle scuole di Brusciano. Il fascino, per grandi e
piccini, dei carri allegorici con circa 400 comparse a rappresentare la storia
di Pinocchio; la fanfara diretta da Franco Manco che dal primo pomeriggio ha
portato fin nelle periferie la lieta ed energizzante musica della Festa dei
Gigli con le bandiere biancorosse. Soddisfatto il capoparanza Luigi D’Amato,
figlio d’arte dell’indimenticabile Fiore detto “Sciurillo”, un
caposcuola con la bruscianese “Paranza Volontari” festeggiata per i suoi 35
anni, e governata ai quattro cantoni da: Mario Passaro, il veterano un “Papà”
per tanti giovani cullatori, Franco Pirozzi, Antonio Cimitile, e Antonio Di
Maiolo con la schiera di diretti collaboratori sul campo: Salvatore Travaglino,
Giuseppe De Falco, Domenico Castaldo, Antonio Ruggiero “Mullecone”,
Pino Sessa e Sebastiano Coppola.
La
lunga giornata giglistica del Giglio Ortolano, tra le due levate di sole del 26
e del 27 agosto 2012, è iniziata
con la cosiddetta “assettatura” dell’obelisco che ha dato il primo segnale
di quella che sarebbe stata un’ottima performance ricordando antichi fasti con
la canzone “Siviglia” del grande Felice Giannino. Dopo l’omaggio al
compleanno della paranza via con baldanza verso l’imboccatura di via Foscolo.
Qui un’alzata è stata dedicata ai “fratelli italo-americani”, Phil Bruno,
Bob Maida e Peter Tiscioni, che accompagnati dal sociologo Antonio Castaldo
erano in visita a Brusciano anche come intenditori di Gigli per l’appartenenza
alla “Giglio Society di East Harlem a New York” che balla il Giglio di
Sant’Antonio di Padova introdotto, circa 100 anni fa, dal bruscianese Rocco
Vivolo.
Tornando
ai confini festivi bruscianesi, il Giglio Ortolano ha poi prodotto 7 girate per
poi affrontare il ripido tratto verso Via Bellini concluso con un “Verde
Luna”. In Piazza Gramsci si è
mosso “a spalletta” verso Via Bovio per poi posizionarsi sul “punto
obbligato della Cimminera”. Qui sono state effettuate 13 girate dedicate al
popolo di Brusciano ed a Sant’Antonio di Padova. In serata quindi, nel
“Passaggio a Nord Est” di Via Esposito, Casaromano, è stata ripetuta
la “cacciata” di 10 anni addietro dello stesso Giglio Ortolano, con
l’attraversamento di quel budello con il rischioso procedere di spalle, sia
della macchina da festa e sia dei cullatori. In nottata lungo
CON
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Antonio
Castaldo
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pubblici da utenti o pervenutici in Cc. Le
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umana. Buon lavoro.