I. E. S. U. S.

ISTITUTO EUROPEO di SCIENZE UMANE e SOCIALI - BRUSCIANO-NA

Mariglianella Balla coi Gigli nel passo a due di "Fantasia" e "Popolo".

di Antonio Castaldo

La Festa dei Gigli di Mariglianella diventa maggiorenne con la 18esima Ballata di domenica 14 settembre 2014. Era l’anno 1997 quando Aniello Tramontano di Mariglianella, genero dello storico carismatico capo paranza bruscianese, Fiore D’Amato, detto "Ciurillo", tragicamente scomparso nel 2010, fondatore della "Paranza Volontari" di Brusciano, innestava la Ballata del Giglio nella Festa di Mariglianella, da sempre dedicata al Santo Patrono, l’Evangelista Giovanni.

Da allora questo tipo di celebrazione che ha le sue radici storiche in Nola dove si ricorda il Vescovo San Paolino morto il 22 giugno del 431 d. C. e che è ben radicata a Brusciano, dove appena due settimane fa si è conclusa la 139 edizione, in onore di Sant’Antonio di Padova autore del miracolo del 13 giugno 1875, va avanti anche a Mariglianella dove quest’anno sono due gli obelischi proposti: in Via Parrocchia quello della "Fantasia" ed in Via Materdomini quello del "Popolo". Domenica 14 settembre verranno portati a spalla dalle paranze di 128 cullatori, in processione per le vie del paese.

Il "Giglio Fantasia" è stato costruito dalla "Bottega d’Arte" del bruscianese Antonio Toppi detto "O’ Pracetell" e sarà cullato dalla "Paranza Fantasia" capitanata da Giovanni Amato e Antonio Guarino accompagnata dalla musica della "Giordano Band" con i cantanti Felice Parisi e Alberto Di Maiolo.

La macchina da festa del "Giglio del Popolo" è stata costruita "Bottega d’Arte Mariglianellese" del giovane Marco Amato, collaborato da Arcangelo Maritato, Vincenzo Amato e da Carmine Sessa, figlio e nipote d’arte della stimata famiglia bruscianese Sessa, con nonno Carmine, zio Piero e papà Giuseppe.

Questo obelisco verrà cullato dalla "Paranza Nazionale" diretta da Giacomo Buonincontri, con le note musicali prodotte dalla band del maestro Franco Forino e l’ammaliante canto di Salvatore Minieri e Luigi Abate.

"Mariglianella balla coi gigli -osserva il sociologo Antonio Castaldo- in una debole relazione dialogica fra gli attori sociali strettamente connessi alla dimensione giglistica e la gran parte della popolazione che questa modalità culturale sente distante. Le credenze e le pratiche sociali nel corpus della tradizione hanno bisogno della piena e generale condivisione che solo dopo generazioni può maturare, ma intanto, cogliendo gli umori sociali si percepisce che la novità della seconda metà degli anni ’90 stenta a diventare patrimonio di tutta Mariglianella mentre resta forte, costante ed indelebile l’intimo legame con il Santo Patrono San Giovanni Evangelista".

CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE Antonio Castaldo

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