I. E. S. U. S.
ISTITUTO
EUROPEO di SCIENZE UMANE e SOCIALI - BRUSCIANO-NA
Brusciano verso la Festa dei Gigli di agosto. Trascorso il mese di giugno con la grande gioia dell’exploit dei Volontari a Nola e l’immenso dolore per la morte di Francesco Ruggiero del Giglio della Gioventù. di Antonio Castaldo
La
Comunità di Brusciano avanza verso la sua Festa dei Gigli di
agosto in onore di Sant’Antonio di Padova con in mente due
eventi che, nel trascorso mese di giugno, hanno segnato la storia
delle Associazioni dei Gigli con una forza centripeta a capacità
fusionale delle varie appartenenze sociali e culturali. Il giugno
bruscianese era stato aperto il 2 giugno nella coincidente Festa della
Repubblica con la “Questua del Giglio della Gioventù”
introduttiva alla 142esima Festa dei Gigli di agosto da 1875. Il
corteo festoso con musiche e bandiere, partito da
Via della Repubblica dalla casa di Francesco Ruggiero fondatore
e caporale della compagine giglistica giallo-verde, celava il timore
di un inesorabile destino che si sarebbe compiuto a fine mese.
Il
12 giugno dalla Basilica del Santo a Padova giungeva via web questa
meditazione di Padre Mario Conte, sul rapporto dei fedeli con i santi:
“Dio ascolta tutte le preghiere, ma spesso noi pensiamo di non essere
degni di rivolgerci a Lui direttamente per le nostre necessità, a
causa della nostra fragilità, per il fatto di essere dei peccatori.
E’ quindi molto umano rivolgerci a coloro che noi consideriamo amici
di Dio per chiedere il loro aiuto, la loro intercessione”. La
Processione di Sant’Antonio di Padova, del 13 giugno a Brusciano,
nel significato di sempre, con le preghiere di tutti e le invocazioni
di alcuni, veicolava anche una speciale “Richiesta di Grazia”. Una
comunità, quella dell’Associazione del Giglio della Gioventù si
era raccolta ai piedi del Santo e lo aveva portato a spalla
dall’inizio alla fine come estrema prostrazione e preghiera per un
miracolo di guarigione a favore di uno dei suoi compagni sofferente
nei suoi ultimi giorni di vita: Francesco Ruggiero.
Domenica
25 giugno c’è stata la Ballata dei Gigli di Nola dedicata San
Paolino che ha visto la partecipazione della Paranza dei Volontari
guidata da Pino Sessa, convocata a cullare il Giglio del Panettiere,
con a bordo al fianco del maestro Cesarano il cantante bruscianese
Alberto Di Maiolo, in una indimenticabile prestazione con la vicinanza
ed il sostegno di tutte le compagini giglistiche bruscianesi in uno
spettacolare ed orgoglioso senso di coesione identitario con una
prestazione che ha abbellito ulteriormente la processione giglistica
della città bruniana. Inoltre c’è stato anche il vincente
contributo artistico di Pasquale Terracciano con il progetto per il
Giglio del Calzolaio, mentre l’estro musicale è stato rappresentato
dal bruscianese acquisito Michele Saccone, entrambi premiati con la
targa del “Memorial Scotti”.
Venerdì
30 giugno Francesco Ruggiero muore, di un male ben noto e diffuso
nella Terra dei Fuochi, che lo ha sottratto ai suoi cari, la moglie Anna Capasso, i figli Nicola e
Nunzia, il genero Giovanni Meridiano, la sorella Maria, i suoceri
Raffaele e Pasqualina Allocca, i cognati,i nipoti i parenti tutti e
all’Associazione Giglio della Gioventù.
La
casa di via della Repubblica immediatamente diventava meta di
centinaia di compaesani che accorrono per un gesto di condoglianze
alla famiglia Ruggiero-Capasso. Fra i tanti a portare il loro saluto,
il Sindaco Avv. Giosy Romano e le Associazioni dei Gigli, a tutti
coloro che avevano conosciuto e stimato il “Gigante Buono”
Francuccio. Con le esequie del 1° luglio la salma, nella bara avvolta
dal drappo della Gioventù, veniva portata a spalle dalla casa alla
Chiesa di San Sebastiano Martire e da qui fino al Cimitero Comuanle
per la sepoltura. Il semplice trasporto a spalle, dei cullatori della
Gioventù, nel lasciare camminare
carro e cavalli senza il funereo carico, attraversava il paese,
seguito da migliaia di partecipanti nel corteo funebre che espandeva
qualcosa di antico dell’anima bruscianese, delle consuetudini umane,
dei gesti culturali di una comunità solidale e sinceramente accorsa
ad elaborare collettivamente il lutto della famiglia Ruggiero-Capasso.
Il
Parroco Don Salvatore Purcaro durante il rito funebre, alla luce della
Parola di Dio e del messaggio biblico, sottolineava
il gesto del “portare a
spalla la bara come ha fatto tante volte in vita Francesco con il suo
Giglio. In questo caso è una prova di sforzo a testimonianza della
fede nella Resurrezione di Cristo e del Credo cristiano che culmina
nella proclamazione della risurrezione dei morti alla fine dei tempi e
nella vita eterna”.
Il
sociologo Antonio Castaldo ha rilevato un fenomeno senza precedenti a
Brusciano: “la straordinaria
partecipazione sui social media alla notizia della morte di Francesco
Ruggiero. La traduzione istantanea della cultura orale in tribalismo
elettronico, rammemorante la propagazione del messaggio del tam-tam
della jungla, che di click in click e di touch in touch ha alimentato
il flusso emozionale delle comunicazioni social. Le migliaia e
migliaia di letture registrate dai dispositivi di controllo di vari
siti web hanno segnalato la volontà di partecipazione, condivisione,
vicinanza in un evento luttuoso che ha fatto irruzione nella vicenda
umana della famiglia Ruggiero-Capasso. In questo tutti uniti nel
sentimento universale alimentato dalla smarrita condizione umana
davanti alla malattia e alla morte”.
Dopo
questa prova la comunità di Brusciano si avvicina alla Festa dei
Gigli di agosto, più matura e consapevole.
L’appuntamento
da non perdere è per Domenica
27 Agosto 2017 con 5 obelischi in processione in onore di
Sant’Antonio di Padova: il Giglio Croce Passo Veloce; il Giglio
Gioventù 1985; il Giglio Ortolano 1875; il Giglio Passo Veloce 1978
ed il Giglio Sant’Antonio del Comitato Commercianti. Per
Sant’Antonio, per la vita che continua e nel ricordo di chi non c’è
più.
CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE
Antonio Castaldo
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