I. E. S. U. S.
ISTITUTO
EUROPEO di SCIENZE UMANE e SOCIALI - BRUSCIANO-NA
Brusciano,
Giungono dagli USA i saluti alla Città e alle Associazioni dei Gigli
in procinto di uscire per le Questue nella142esima festa
dei Gigli.
La Festa dei Gigli di Brusciano si appresta a percorrere il suo
142esimo giro. Nel trimestre aprile-giugno, ci saranno le questue, le
presentazioni delle nuove canzoni, degli organigrammi tecnici ed
artistici e dei comitati delle Associazioni dei Gigli che quest’anno,
in numero di cinque, sfileranno sotto le seguenti Bandiere: Giglio Croce
Passo Veloce; Giglio Gioventù; Giglio Ortolano; Giglio Passo Veloce e
Giglio Sant’Antonio.
L’anno scorso a Brusciano per tutto il periodo della Festa dei
Gigli è stata presente in città una delegazione di italoamericani
della "Giglio Society of East
Harlem-New York", tramite le relazioni internazionali promosse
e curate dal sociologo Antonio Castaldo che ha vissuto l’evento
festivo 2016 insieme a Mitch Farbman e suo nipote Nick Granato di quarta
generazione bruscianese in America; Phil Bruno, diretto discendente di
Rocco Vivolo che 100 anni fa introdusse in USA la Ballata del Giglio di
Sant’Antonio a East Harlem New York; Bob Maida; Peter Tiscione; John
Spampinato senior e junior, nonno e nipote; Jimmy Granata e famiglia.
Lo scorso 19 aprile Mitch Farbman del “Board of Directors” della “Giglio Society of East Harlem” da New York ha inviato via e-mail ad Antonio Castaldo i saluti sia personali sia collettivi da estendere alla Comunità e alle Associazioni dei Gigli di Brusciano: «Please give your wonderful family my best regards. I can not thank you enough for making my trip to Italy one of the best things to happen in my life.
Also make sure to give my regards to all the people that I had the pleasure
to meet from all the Giglio Societies and the Town of Brusciano».
Il sociologo Antonio Castaldo ha affermato che «nel corso di questi ultimi 15 anni sta crescendo un rapporto di conoscenza storica e di scambio culturale fra le due realtà giglistiche, bruscianese ed americana. Insieme prende forma e consistenza un caloroso rapporto umano con gli italoamericani della Giglio Society of E. H. di New York.
La scoperta delle loro antiche radici, con un simbolico “ritorno a
casa” dopo un salto di una o due generazioni, attiva grandi
emozioni ed esplode nel mio piacere per essere stato artefice e
testimone di “una delle più belle cose che possano capitare nella
vita” come nel caso di Mitch Farbman, e come in precedenza è stato
con Phil Bruno e altri ancora, per essere giunti dagli USA a Brusciano e
godere della bella Festa dei Gigli in onore di Sant’Antonio di Padova
insieme allo speciale popolo bruscianese».
Per chi volesse attingere informazioni da fonti giornalistiche originarie su questa festa in USA si consiglia un articolo apparso sul sito web del New York Times dell’undici agosto 2013 a firma di Alan Feuer, all’indirizzo
Sotto il titolo “Italian-Americans Return to East Harlem
So That St. Anthony’s Tower Can Rise Again” la foto del Giglio
di Sant’Antonio con la veste che venne progettata, costruita e spedita via
mare dall’Associazione Giglio della Gioventù da Brusciano a New York.
Mentre 85 anni prima, sempre il New York Times,
il 4 settembre 1928, così
intitolava l’articolo che parlava di Rocco Vivolo, Brusciano e della
importata Festa di Sant’Antonio di Padova: “Four-Days
Celebration Reaches Climax With Procession of
Tower Through Street”. Quella storia
in USA continua rafforzata ora dal ricongiungimento con il luogo
di origine: Brusciano.
CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE
Antonio Castaldo
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