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Anno IX - Numero 229 - Martedì 21 Agosto
2007
Brusciano, gli organizzatori: anche quest’anno
stupiremo tutti durante la sfilata degli obelischi. Gigli, la paranza”CROCE” è pronta per la festa di domani. BRUSCIANO (Loredana Monda) Anche la paranza ‘Croce’ si prepara per la Festa dei Gigli che prenderà il via domani. Il presidente dell’associazione Croce è il quarantenne Mario Ruggiero. A parlare della festa è, però l’ultra ottuagenario FRANCESCO CERCIELLO, che asserisce: “ Sono stato fra i rifondatori della società della Croce nel 1948 e poi rifondatore ancora nel 1997 dopo 14 anni di assenza dalla Festa. Il nostro riferimento storico, culturale e religioso è, per l’appunto, la CROCE di CASAROMANO, apposta nel 1884 a protezione delle epidemie che in quell’epoca imperversavano per il regno mietendo migliaia di vittime. La paranza è l’Uragano che sarà comandata dal giovane trentenne Luigi Vallefuoco, figlio d’arte, del defunto Nicola, storico capoparanza”. A dare ancora notizie, FERDINANDO DI MAIOLO, autore del sito dell’associazione, che afferma: “Festeggiamo i quasi 100mila contatti registrati dall’anno di apertura (novembre) 1999 ad oggi. Voglio ricordare una originale iniziativa presa dal giglio, che segna la storia della festa di Brusciano: “l’attuale passaggio nello stretto vicolo di Casaromano, frutto dell’esperienza decennale delle paranze, dei progettisti e dei costruttori degli obelischi. Tutti dicevano che era impossibile far passare di lì la macchina di festa, ma dimostrammo il contrario”. A concludere, il capoparanza storico Giuseppe Moccia che asserisce: “L’uomo ha fatto la storia, la storia ha fatto l’uomo, ma la vera storia dei gigli sono io, Micciariello. Sono nato nel 1946. A 17 anni iniziai con Pelo Bianco con il giglio di Sant’Antonio e con un obelisco più piccolo, Quaranta anni fa, sono stato l’unico a far alzare il giglio con 24 persone. Era il giglio di ‘CHIUVIELLO’. A Brusciano, nel 1971, vincemmo. A Barra, nel 1974 ripetemmo un’alzata a 24 cullatori, ballando il massacrante Verde Luna, con il giglio del fratelli Cuccaro, sotto gli occhi esterrefatti del popolo. A Casavatore, nel 1976, rifacemmo ancora l’alzata a 24 persone. Poi vincemmo la gara della resistenza con 51 minuti di ballata. Tutti sono venuti ad alzare sotto il mio comando, Ho visto passare tante generazioni di giovani. Ne sono fiero. Sono riuscito a formare capaci cullatori, che, a loro volta sono diventati capoparanza.
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