Angelo Iannelli, Tra i protagonista con il suo “Pulcinella” in
Pandemia
Tra la bella e solidale Napoli nel periodo di chiusura a causa della pandemia,
Angelo Iannelli si è contraddistinto con“Pulcinella”, simbolo della città.
Angelo, artista poliedrico napoletano, poeta, scrittore, presentatore,
organizzatore di eventi nonché Ambasciatore del Sorriso nelle vesti di
“Pulcinella”. Ci siamo addentrati nel suo mondo proponendogli questa intervista.
Ciao Angelo, ci racconti la tua storia?
Per raccontare la mia storia non è semplice. Sono nato da genitori che hanno
sempre fatto del sacrificio la loro fonte di sostentamento e mi hanno insegnato
sani valori. Io fin da bambino mi ero innamorato della grande bellezza della
natura e nel contempo contemplavo e scrivevo poesie, coltivando sempre l’amore
verso la cultura. Nella mia crescita ho instaurato anche un bellissimo rapporto
con la Chiesa e l’oratorio scoprendo i meccanismi dell’organizzazione e della
recitazione. Sono arrivato alla figura di Pulcinella grazie la partecipazione
alla festa carnevalesca di Brusciano (NA). Da quel momento non ho più
abbandonato questa maschera che rappresenta la mia “pelle” e la felicità dei
bambini.
Dietro la maschera di “Pulcinella” quale personalità si nasconde?
Dietro alla maschera di Pulcinella si nasconde una persona umile e semplice
che guarda il mondo sempre con speranza e gli occhi di un bambino. Ho sempre la
voglia di riscatto per una città come Napoli e della regione Campania, ove ogni
giorno cerco di evidenziare i valori trasmessi dai miei genitori e il senso
della legalità con tanta volontà di lottare per le persone meno fortunate che
hanno bisogno dei loro spazi e soprattutto della loro voce. Non ammetto in
nessun modo la disuguaglianza sociale.
Come hai trascorso il lockdown della pandemia?
Ho trascorso la pandemia come un’opportunità, raddoppiando la voglia di donare
agli altri tutto me stesso, partendo dal dialogo e trasmettendo la speranza con
il sorriso e l’armonia, attraverso una serie di contest e videomessaggi di
speranza. Ho cercato di lottare la tristezza con l’ironia che mi
contraddistingue, essendo una persona sempre solare, e con il dialogo ho cercato
di ridare forza e coraggio alle persone rimaste a casa. A volte mi sono
svegliato di notte perché ero preoccupato per gli altri. Ringrazio molti miei
amici, tra cui noti imprenditori e commercianti, che in questa pandemia mi hanno
sostenuto per le mie iniziative sociali. Può essere mai che a pensare alle
persone rimaste a casa ci abbia pensato Pulcinella!
Quale è il segreto del successo di Pulcinella?
Il segreto del successo di Pulcinella è dovuto al fatto di essere riuscito a
capire la metamorfosi della sua maschera, perché non canta e suona solo, ma si
propone di scendere in campo per lottare la legalità e per il sociale,
riabbracciando le persone con il suo tipico linguaggio.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
I miei progetti futuri, attenendomi ai decreti ministeriali per il Covid,
sono incentrati su molte iniziative di cui mi sto già impegnando come la settima
edizione del Premio Ambasciatore del Sorriso al Maschio Angioino di Napoli. Una
manifestazione che richiama ogni anno molte persone del mondo del sociale, della
cultura e delle istituzioni diventando uno degli eventi più importanti a livello
nazionale. Sempre al Maschio Angioino è in programma il Festival delle voci di
Napoli. Poi, a breve, uscirà anche una canzone video, in collaborazione con il
bravissimo tenore Giuseppe Gambi, per rilanciare il turismo della nostra regione
dopo il Covid. Inoltre, dopo la conclusione dei magnifici contest gastronomici,
domenica 24 maggio 2020 ho promosso un premio intitolato Eroi del Sorriso per i
ragazzi meno fortunati rimasti a casa nei giorni della pandemia perché sono loro
sono i veri “eroi”. Ti lascio con una bellissima frase “soltanto se amiamo
possiamo comprendere il senso della vita”.
20/05/2020 - Comunicato stampa di Giuseppe De Carlo per l'Associazione
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