Caserta24ore.it

"Santi e laici nella chiesa". Questo il tema del convegno che si terrà il 22 luglio, alle 20, a Mariglianella (Na) per ricordare due importanti figure della storia locale: il venerabile Carlo Carafa, fondatore dellOrdine dei Pii Catechisti rurali e l'esegeta della bibbia, Sandra D'Alessandro. L'iniziativa rientra nella manifestazione "I Cortili della memoria" di cui sarà testimonial la celebre voce popolare di Marcello Colasurdo. A tracciare una biografia del venerabile don Carlo e di Sandra D'Alessandro saranno i vescovi di Melfi-Rapolla-Venosa, Gianfranco Todisco e monsignore Salvatore Giovanni Rinaldi della diocesi di Acerra. Tra i relatori anche il superiore generale dei pii catechisti rurali di Cosenza, padre Antonio De Rose e quello dell'ordine del convento dei frati minori di San Vito, a Marigliano (Na), padre Lorenzo Malatesta. Interverranno: il sindaco Giovanni Russo che ha patrocinato la manifestazione, il presidente dell'associazione Carafa, Mario Capasso, il presidente dell'Unione Operatori Culturali, Gianni Ianuale, la responsabile delle Federcasalinghe, Anna Monda e le dott.sse Carmela Mautone e Tina Caliti, e il prof. Giovanni Maione. Modera: la giornalista Anita Capasso. L'intento è di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di preservare la propria memoria storica e il patrimonio architettonico e demoetnoantropologico del territorio nolano. L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione Carafa, dalle DonnEuropee Federcasalinghe di Mariglianella, coordinata da Anna Monda e dal comitato Proborgo, che hanno promosso una petizione popolare per far dedicare una piazza al venerabile. Una richiesta che è stata accolta dal comune che ha dedicato alla memoria di don Carlo e di Sandra D'Alessandro lo spazio antistante al palazzo municipale di via Parrocchia, recentemente riqualificato Si cerca di rimediare agli errori del passato tutelando la propria identità. E' questo lo scopo delle associazioni che si sono unite per salvaguardare il patrimonio culturale locale, a partire dalle testimonianze architettoniche, impedendo che la furia cementificatrice possa ridurre in cenere la propria storia. Negli anni 80, a Mariglianella, le ruspe demolirono il complesso monumentale di proprietà della famiglia del venerabile Carlo Carafa lasciando orfana la città di un proprio pezzo di storia. Stessa sorte per la figura del venerabile caduta nell'oblio senza che la gente ricordi la grande opera di redenzione e di generosità di cui si è reso protagonista, fondando chiese e ordini religiosi. Don Carlo Carafa nacque a Mariglianella nel 1561 da Fabrizio Carafa dei duchi di Andria e conti di Ruvo. Insieme ad alcuni sacerdoti nel 1602 iniziò la predicazione a piedi nei paesi e nelle contrade dei dintorni di Napoli sollevando gli oppressi, confortando i moribondi, istituendo conservatori, orfanotrofi, erigendo chiese. Istituì così nel 1602 la Congregazione della dottrina Cristiana che conflui nella Congregazione dei Pii operai con lo scopo di fornire assistenza e sostegno ai poveri e agli umili nelle campagne e nei sobborghi delle città. Una figura di grande generosità e bontà che si spogliò di tutti i propri agi dononando i propri averi. agli altri. Diverso il cammino di Sandra D'Alessandro, un'altra figura di spessore scomparsa prematuramente, che si dedicò all'interpretazione dei testi sacri seguendo un importante e significativo percorso laico alla ricerca del senso della solidarietà e dell'amore verso il prossimo che andava oltre le parole. La cerimonia commemorativa prevede la benedizione e l'inaugurazione di piazzetta Carafa dove per l'occasione saranno anche scoperte le targhe che ricordano le figure religiose e laiche a cui è dedicato il convegno: Sandra D'Alessandro e don Carlo Carafa. La manifestazione finisce il 23 sera con l'esibizione di gruppi folk e una riproposizione degli antichi mestieri con via Parrocchia che per un giorno si trasformerà in un antico borgo con la premiazione dei balconi meglio addobbati, nell'ambito del concorso "Luci sui cortili . Per l'occasione le scuole Si.Ma Dance ed Ego Latino proporranno delle performance di ballo popolare con nacchere e tamburelli. Una mostra fotografica a cura di Marco Casciello ricorderà scene di vita campestre con l'esposizione di fotografie di antiche masserie.

20/07/2006 17.30.37- Anita Capasso - 80.104.179.2

Ritorna